domenica 18 settembre 2011

NEVE


Buon giorno a tutti!
Come regalo di compleanno le 3 cime si sono imbiancate...anzi, si stanno imbiancando! Si vede dall'angolino in basso a sinistra.

Qua a Modena un'oretta fa c'era il cielo grigio e minaccioso, ma ora si sta aprendo e il mio abbigliamento estivo – sandali e maniche corte – avrà ancora un suo perchè! Mi tengo l'estate finché riesco!

giovedì 14 aprile 2011

Sapone di marsiglia - fatto in casa

La ricetta che vi proponiamo è ottima per un gel da bucato da usare sia a mano che in lavatrice. Si può conservare in flaconi di plastica riciclati: bottiglie oppure vecchi flaconi di detersivi. Ne bastano 250 ml (1 misurino-tappo) per un bucato da 6-8 kg in acqua dura!

Ingredienti necessari:

- 500 gr Sapone di marsiglia oppure scarti o avanzi di sapone fatto in casa. Attenzione a scegliere il vero sapone di marsiglia e non saponi al profumo di marsiglia, altriementi non si raggiunge il risultato e si usano solo sostanze tossiche che è meglio evitare.

- 5 litri di acqua

- Facoltativo: olio essenziale a piacere, per profumare. Consigliati: lavanda (antitarme) oppure limone (rinfrescante) o eucalipto (moderatamente antisettico)

Procedimento:

Tagliare a pezzi il sapone o grattuggiarlo con una grattuggia a fori larghi. Pesare il sapone, prenderne 500 gr e mettere in una pentola con i 5 litri di acqua. Porre sul fuoco a fiamma bassa e mescolare finché non comincia a bollire. Il sapone ora dovrebbe essere sciolto. Se non lo è, lasciar riposare un’ora e ripetere l’operazione di riscaldamento, sempre mescolando. Quando si sarà raffreddato e sarà completamente sciolto, versare 5 ml di olio essenziale e mescolare bene finché non si sarà amalgamato.

Si conserva anche per un anno, quindi basta farlo una volta l’anno e conservarlo in cantina

lunedì 24 gennaio 2011

Oggi è l'ultimo giorno nel mio ufficio. Gli scatoloni sono quasi fatti tutti, e domani i grafici si trasferiranno dal secondo al piano terra della palazzina marvel. C'è il sole, sento il suo calore che passa dai vetri della finestra. Arriva ogni tanto sulla schiena, quando inconsapevolmente mi sposto e lo incrocio. Fisso questa sensazione nella mia mente perchè durante il mio quotidiano lavorativo non accadrà più. Il nuovo ufficio io lo chiamo semplicemente prigione. Ex magazzino panini. Ex archivio marvel. Vuotato, imbiancato e cablato per noi. Apposta per noi. Per farci stare meglio di come siamo. Non è vero niente. Ci sono finestre alte e piccole. Vetri singoli, intelaiatura di ferro pesante, anni 60. Bella, fatta a mano. Passa freddo d'inverno e caldo d'estate. Hanno messo una catena perchè socchiuse non si possano aprire del tutto. Potrebbero sbattere e con il peso rompersi. Guardando fuori difficilmente potrò vedere il cielo. Solo muri di altre costruzioni. E quel poco cielo che per trovarlo andrà prorpio cercato, sarà un cielo a righe verticali: ci sono le inferriate, proprio come in prigione, appunto.
Mi godo l'ultimo giorno di libertà con il sole, il cielo terso in questo piccolo, accogliente ufficio.


mercoledì 29 settembre 2010

Piani Eterni (BL) 21-22 agosto 2010






Gustosissima colazione con fetta di soppressa
















mercoledì 8 settembre 2010

Sto per accendere la luce sulla scrivania. Significa che non è più così caldo e che la giornata è iniziata senza sole. Ho anche bevuto caffèlatte e indossato le scarpe chiuse, ma senza calzini. Un bell'acquazzone di prima mattina ha fatto rallentare di un bel po' la via emilia e una corsettina per timbrare alle 9:30 non me l'ha tolta nessuno! Mi sento impermeabile alle cose che non girano per il verso giusto e questo tiene stabile il mio buon umore, preziosissimo! Meno impermeabile la mia maglietta...o forse è la coca cola che bagna e corrode di più dei nervosismi che mi stanno attorno...

lunedì 14 settembre 2009

14 settembre 2009

Direi che con oggi è proprio finita l'estate. Risveglio con pioggia e tuoni. 36 minuti Rubiera "sud" - Modena. Autobus in panne dal GrandEmilia con conseguente blocco della via emilia in entrambi i sensi. Tangenziale allagata. Temperatura scesa a 16 gradi. La prima colazione calda. Le prime scarpe chiuse, camper twins, quelle strette comprate otto anni fa in Spagna. Ma ancora maniche corte, perchè un po' di estate ancora me la voglio tenere addosso.